Cosa sono le pergotende
La pergotenda appartiene a quella categoria di manufatti esterni come i pergolati, le tettoie, i gazebi e le tende da sole, capaci di rendere più vivibili gli spazi all’aria aperta. Offrono ombreggiamento e riparo dai raggi del sole e volendo anche dalla pioggia (in base al tipo di tessuto montato sulla struttura) e sono la location perfetta per ospitare un tavolo da pranzo o un’area relax privata.
Vediamone assieme le caratteristiche:
- si tratta di un manufatto leggero costituito principalmente da una tenda retrattile, dotata di una struttura accessoria atta a sorreggerla, ancorata al suolo e/o all’edificio principale;
- non deve possedere chiusure laterali stabili (pannelli vetrati), ma può essere completata da chiusure scorrevoli verticali in tessuto per migliorare la protezione dello spazio outdoor;
- non è considerata una struttura fissa e inamovibile e non comporta la trasformazione del territorio, ma si dimostra un elemento precario e temporaneo, removibile per smontaggio e non per demolizione;
- per essere considerata tale, la struttura non deve avere una grande dimensione, né tantomeno un ancoraggio massiccio al suolo (pilastri in muratura o cemento sono vietati). Allo stesso tempo non deve alterare la sagoma dell’edificio principale;
- può essere illuminata da strip LED integrati o da altre lampade da giardino diventando funzionale anche durante le ore serali;
- possono essere autoportanti (tipo gazebo) e posizionate liberamente all’interno del giardino, oppure ancorate ai muri perimetrali dell’edificio (in stile pergolato) ed essere così installate anche in balconi e terrazzi;
- la copertura può essere inclinata o piana e dotata di gronde ed elementi per lo scolo delle acque piovane;
- la movimentazione della tenda può essere manuale o motorizzata; altri optional possono essere speciali sensori per il rilevamento del vento e della pioggia;
- il loro vantaggio rispetto ad una tenda a bracci tradizionale è la maggiore estensione, difatti la struttura portante accessoria permette di coprire ampie superfici.
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Quali materiali e come sceglierli
La pergotenda si compone di due materiali: quello della struttura e quello dell’ombreggiante. Andiamo a vagliarne caratteristiche, pro e contro, offrendo i giusti consigli per non sbagliare nella scelta.
- protezione solare: tessuto o lamelle orientabili in metallo (in questo caso parleremo di pergotenda bioclimatica). Il tessuto è realizzato in PVC o altro materiale tecnico di origine plastica. In commercio troviamo una ricca varietà di offerte, non solo per la finitura cromatica (solitamente chiara: avorio, bianco, grigio, beige) e tramatura, ma anche per tipologia di protezione. Difatti ci sono tende impermeabili alla pioggia e altre invece filtranti, che proteggono solo dai raggi ultravioletti, da scegliere in base alle esigenze. Troviamo poi prodotti più leggeri ed economici, altri più robusti e performanti, presi in prestito dal settore della nautica. Tra le soluzioni più innovative ritroviamo prodotti che non trattengono lo sporco e altri che non lo lasciano vedere dall’interno in controluce;
- struttura: metallo verniciato (alluminio e raramente acciaio) o legno. Le differenze sono di tipo estetico e dimensionale, di manutenzione e durevolezza. Di certo il legno è il materiale della tradizione per eccellenza, apprezzato per la sua alta valenza estetica, per il suo aspetto caldo e accogliente che ben si sposa con contesti naturali. Risulta classico ed elegante e dal forte impatto visivo. Perfetto per gli ambienti residenziali ma anche per quelli commerciali e pubblici. Come tutti i materiali naturali necessita di cura e manutenzione dagli agenti atmosferici, da realizzare attraverso l’uso di speciali impregnanti all’acqua. Visivamente i pilastri e i traversi in essenza hanno una sezione più robusta e consistente rispetto ad un più esile alluminio, fattore che va considerato quando si hanno limitazioni spaziali. Inoltre, per evitare la marcescenza anticipata delle strutture portanti si consiglia sia di isolare da terra i pali grazie all’ausilio di dormienti lignei o piastre, ma anche di prevedere opportuni scoli di gronda per evitare che l’acqua penetri nei profili. L’alluminio è moderno, resistente e leggero, permette la realizzazione di linee essenziali e pulite grazie a profili sottili e il suo vantaggio più rilevante è che non necessita di manutenzione. Le possibilità cromatiche sono molto vaste, estese a tutta la gradazione cromatica RAL.
Scegliere il materiale più adatto è anche una questione di mood oltre che di praticità. Occorre individuare quale stile vogliamo conferire ai nostri spazi outdoor e creare un continuum con l’ambiente interno.
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Quali permessi servono
Oggetto di controversie legali, la pergotenda è oggi ben configurata a livello normativo e urbanistico. Ecco gli aspetti tecnici salienti che la costituiscono, in grado di aiutarti a capire come muoverci prima dell’acquisto e dell’installazione:
- considerata come un arredo esterno amovibile, non in grado di modificare la destinazione d’uso degli spazi esterni, non necessita di permessi edilizi per essere realizzata, a patto che sia aperta su tutti i lati e dotata di copertura rimovibile, non costituendo così volume aggiuntivo all’abitazione principale;
- il Glossario per l’edilizia libera (ai sensi dell’art 1, comma 2 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222), che individua i principali interventi che possono essere eseguiti senza alcun titolo edilizio, inserisce questo manufatto all’interno delle opere di Edilizia Libera (come da art. 6 comma 1 del DPR n 380/2001), che non necessitano appunto di nessun permesso edilizio, fatto salvo le particolari prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e delle normative antisismiche, di sicurezza, igienico-sanitarie, idrogeologiche e in tema di beni culturali e del paesaggio. Quindi, per fare un esempio, se l’edificio oggetto dell’opera si trova in un contesto tutelato (storico o ambientale) il titolo edilizio va ottenuto assieme all’autorizzazione paesaggistica e al nulla osta della Soprintendenza e degli enti preposti al controllo (eventuale Ente Parco);
- occorre dunque per avere delucidazioni in merito consultare un professionista di fiducia (architetto, ingegnere) capace di scandagliare la situazione normativa vigente nel proprio comune di residenza per capire quali pratiche e nulla osta preliminari ottenere prima di montare la tenda;
- per essere considerate tali inoltre, le pergotende devono essere dotate di una struttura esigua (pali in legno 10x10 cm ad esempio) fissata a terreno e a muro attraverso bulloni e ferramenta idonei, ma senza opere di fondazione;
- attenzione all’installazione di coperture verticali che potrebbero trasformare l’opera in un volume abitabile sottoposto a permesso di costruire con pagamento di oneri. L’unica protezione concessa sono teli mobili e paraventi in tessuto, non fissi né tanto meno vetrati (anche apribili);
- essendo opere precarie domestiche (ad uso non continuativo) e non pertinenziali, non devono sottostare al rispetto delle distanze dai confini e dalle altre costruzioni. Diverso è il caso di locali commerciali in cui i dehors insistono su suolo pubblico.
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