Quando si scelgono i lampadari per la casa bisogna optare per elementi coerenti con l'arredamento.
Le lampade di design sono senza dubbio le soluzioni più eleganti per illuminare uno spazio living: attenzione però alla dimensione della stanza, ai colori delle pareti e allo stile degli arredi presenti nell'ambiente.
Ogni angolo deve essere illuminato in maniera corretta, senza presentare zone buie o eccessivamente luminose. I modelli per la zona giorno e notte vedono oggi forme caratterizzate da ampie tese, a richiamo dei modelli più tradizionali. Le versioni moderne hanno linee estremamente essenziali e sono realizzate con materiali innovativi.
In alcuni casi si può osare con elementi a richiamo dei vecchi Chandelier: questi corpi illuminanti si caratterizzano per una sospensione centrale con bracci che sorreggono finte candele rivisitate in chiave contemporanea.
Le lampade a sospensione possono essere realizzate in materiale metallico e in vetro per le soluzioni più classicheggianti oppure per i modelli dal design più particolare in materiale plastico trasparente, clear oppure colorato.
Per l'illuminazione corretta di un soggiorno è importante valutare al meglio lo spazio, considerando i punti bui, le aperture e le attività che vi si svolgeranno all'interno.
L'illuminazione più adeguata deve essere varia, multifunzionale e versatile: soprattutto nelle case moderne dove è sempre più diffuso l'ambiente open space con la cucina.
I diversi punti luce devono essere ponderati e progettati con la corretta attenzione e in equilibrio tra loro valutando svariate soluzioni.
Dopo aver definito le dimensioni del corpo illuminante in rapporto allo spazio da illuminare, è importante capire a che altezza debba essere appeso.
È fondamentale assicurarsi che il complemento garantisca una distanza di almeno 90 cm da un piano di lavoro oppure un tavolo, di almeno 200 - 210 cm invece dal pavimento.
È inoltre rilevante valutare anche l'altezza del soffitto: laddove questi sia alto almeno 3 metri la lampada a sospensione può scendere a caduta di circa 80 cm. Se invece il locale è alto intorno ai 270 cm è importante che l’apparecchio non scenda per più di 50 cm dal punto di attacco.
È sempre consigliabile prevedere un punto luce disposto ogni 15 metri quadri, al fine di definire una corretta e diffusa illuminazione. Alcune luci possono essere disposte ad altezze variabili, ed essere regolate a scelta dell'utilizzatore mentre altre prevedono altezze fisse.
Necessaria per poter lavorare in confort e sicurezza soprattutto nei mesi invernali, la scelta della fonte di luce per la cucina deve essere ponderata accuratamente: puoi disporre un punto luce centrale, magari sopra il tavolo e arricchirlo inserendo soluzioni LED sottopensili per aumentare il benessere visivo.
Laddove invece, non sia presente un tavolo da pranzo ma venga sostituito da un’isola o penisola, l'illuminazione potrà variare in termini di quantità e tipologia di apparecchio.
Le dimensioni della lampada anche in questo caso dovranno essere proporzionate allo spazio e all'ambiente: una lampada troppo importante può trasmettere un senso di inadeguatezza.
Possiamo considerare anche una soluzione caratterizzata da più punti luce in linea, al fine di garantire luce diffusa e non abbagliante.