Quali caratteristiche
La madia nasce come moderna rivisitazione dei mobili contenitori di una volta, delle credenze della nonna e si caratterizza per il suo grande volume e per l’andamento orizzontale. Grazie alla sua forma e alla sua estetica trova collocazione in una pluralità di ambienti, ma è la zona giorno il suo regno prediletto.
Ad essere mutevoli e sfaccettate sono poi anche le sue funzioni:
- è contenitiva e capace di organizzare e ordinare tutto quello che ingombra il living;
- è in grado di esporre oggetti e soprammobili, contribuendo a donare carattere alla casa.
Ma quali elementi la contraddistinguono?
- presenza di ante, cassetti e cestoni, da due a quattro solitamente (o anche di più a volte), alternata in qualche caso anche a vani a giorno. L’apertura dei pannelli può essere ad anta battente (con o senza maniglia) o scorrevole, ma anche con meccanismo push&pull. Non mancano poi versioni con cassetti interni celati da ante;
- una lunghezza media tra 150 e 200 cm, adatta quindi sia a piccoli spazi che a grandi pareti. La profondità indicativa è 50 cm, l’altezza variabile tra 70 e 100 cm. Non mancano neanche soluzioni più compatte, alte appena 50 cm;
- un top superiore, a volte realizzato anche in un materiale a contrasto con le ante, utilizzabile in una ricca varietà di modi: per esporre quadri, stampe e ritratti, vasi e oggetti pregiati, per appoggiare specchi, dispositivi musicali e anche la tv;
- una struttura sorretta da piedini di ogni forma e altezza, soprattutto nei modelli più slanciati. I supporti sono invece assenti nelle basi a terra e nei modelli sospesi;
- legno essenzialmente, quale materiale dominante, vuoi per la sua facile lavorabilità, per l’eterogeneità delle finiture e dei colori, per la sua estetica sempre impeccabile in ogni contesto stilistico. Il massello, nelle essenze di noce, rovere, ciliegio e teak lo ritroviamo nei modelli in stile classico; il laccato, l’impiallacciato e il melaminico sono molto apprezzati nelle versioni moderne. Particolare per stile e design è l’accostamento tra legno e metallo, dal carattere industrial e tecnico.
Madia vs credenza. Quali differenze?
I due elementi d’arredo vengono spesso confusi tra loro ma alcune differenze li contraddistinguono. Analizziamoli insieme partendo dalla credenza:
- posta nelle vicinanze del tavolo da pranzo, nasce come tipico elemento d’arredo del soggiorno nelle case benestanti contadine;
- serviva per contenere stoviglie, servizi di posate e tovaglie. Durante banchetti e cene ufficiali, nel piano d’appoggio venivano sistemate tutte le pietanze poi servite a mensa, in modo tale che gli ospiti potessero pregustare con gli occhi il futuro banchetto;
- in molti casi, questo pregiato mobile contenitivo in legno massello, dalla fattura classica, dal grande volume contenitivo e dallo sviluppo longitudinale, veniva sormontato da un’alzatina, detta cristalliera, poiché munita di ante in vetro, che fungeva da dispensa e ricovero di oggetti da cucina;
- oggi la credenza mostra sempre il suo lato elegante e classico, la pregiata fattura artigianale arricchita con decori e pomelli in stile rustico e trova posto sia in cucina che in soggiorno. Perfetta in un contesto in arte povera, per il suo aspetto caratteristico può anche essere benissimo inserita in un ambiente altamente contemporaneo come elemento a contrasto.
Veniamo ora alla
madia:
- di origine antica, trovava posto nel tinello e il suo ruolo era quello sia di preparare che di custodire e conservare il pane fatto in casa. Difatti, il ripiano superiore, apribile verso l’alto, conteneva le scorte di pane, mentre il volume sottostante, dotato di ante e cassetti, serviva da contenitore;
- la sua forma compatta la rendeva adatta anche ad ambienti di dimensioni contenute. L’estetica essenziale tipica delle sue origini la rendeva un mobile di servizio, privo di orpelli e decorazioni;
- oggi il suo ruolo e la sua forma sono decisamente cambiati e la cucina non è più il suo ambiente perfetto. Mobile decisamente moderno e attuale, si presta a infinite sperimentazioni estetiche, elevandosi a elemento d’arredo di design.
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Dove collocarla? Tre alternative d’arredo
Se per funzione ed estetica la madia è l’elemento d’arredo che stavi cercando, ma non sai bene dove collocarla, come completarla e inserirla nel tuo contesto domestico, ti suggeriamo 3 ambientazioni di sicuro effetto: il soggiorno, l’ingresso e l’ufficio e alcuni consigli utili per arredare la tua casa al meglio.
- La madia in soggiorno si trasforma da pratico complemento d’arredo a pezzo forte dal design peculiare. Importante è quindi scegliere bene la sua estetica, concentrarsi su dettagli e finiture, giocando con gli effetti materici, i colori e i contrasti. Il top va sicuramente arricchito con una lampada da tavolo particolare, con una composizione di sculture o alcune piante d’appartamento. Il consiglio è quello di bilanciare la sua presenza arredando ad hoc la parte superiore della parete a cui è addossata. Bene dunque completare la superficie verticale con uno specchio o delle grandi stampe, con un paio di mensole o una combinazione di piccoli quadri da disporre in modo asimmetrico.
- Strategica è anche la madia posizionata all’ingresso di casa, quale elemento di supporto allo svuotatasche. Se lo spazio non è molto, come capita solitamente, meglio scegliere un modello sospeso e poco profondo, con ante scorrevoli. Per lo stesso motivo, ottime anche le versioni più alte (con larghezza compresa tra 50 e 100 cm). Se per limitare l’impatto visivo si opta per un modello con ante vetrate, è bene giostrare con attenzione il suo contenuto, che dovrà essere sempre ben ordinato. Uno specchio da appendere a muro sopra la madia è ciò che serve per amplificare lo spazio e darsi un’ultima sistemata prima di uscire di casa.
- Anche in ufficio, negli ambienti direzionali o nello spazio dedicato all’home working questo pezzo d’arredo è molto utile, soprattutto per contenere documenti di lavoro e altri elementi da tenere a portata di mano. Se il contenitore presenta vani a giorno, questi potranno ospitare libri o oggetti utili in diversi momenti della giornata. In questo contesto è bene dedicare attenzione a come suddividere l’interno del mobile. I ripiani vanno quindi studiati sia nel numero che nella posizione, oltre che nel materiale, che dovrà essere molto resistente e pratico da pulire. Otticamente sono molto apprezzate coppie di madie identiche, da collocare una affianco all’altra, soprattutto se scelte nelle versioni poco profonde e molto alte (profondità 40/45 cm, altezza 100/120 cm).
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Come abbinarla al tavolo da pranzo
Alta, bassa, sospesa o a terra, nella stessa finitura o a contrasto, se la madia si trova vicino al tavolo da pranzo, quali sono gli abbinamenti più azzeccati? Per non incappare in errori di stile proponiamo 3 soluzioni ad effetto:
- coordinata e della stessa altezza se posizionata parallelamente al lato più lungo del tavolo. Un tavolo rettangolare sarà accompagnato da una madia lunga e bassa, con uno sviluppo longitudinale simile a quello del tavolo e con top alto circa 75 cm. Avendo proporzioni volumetriche similari, dovranno anche essere coordinate cromaticamente, bene dunque seguire un filo conduttore comune per materiali e colori. Se di due marche diverse, meglio optare per stessa laccatura piuttosto che per stessa essenza (in quest’ultimo caso le differenze di tonalità e venatura saranno più evidenti);
- addossata a muro, parallelamente al lato più corto del tavolo. In questo caso è bene scegliere un modello sviluppato in altezza, capace di spezzare la continuità della mensa e creare un contrasto di volume. Belli i modelli più snelli a due ante e se lo spazio non è molto, il consiglio è quello di scegliere una versione sospesa, “più leggera”;
- come elemento di separazione di ambienti a funzione diversa, in versione bifacciale. Questi speciali elementi, nati per stare a centro stanza, sono perfetti in un living open space per mettere in contatto cucina e sala da pranzo. Il consiglio è optare per un modello lungo e basso che separa fisicamente ma che unisce visivamente. Per evitare un impatto eccessivo meglio scegliere un contenitore con alti piedini e vani a giorno passanti, da utilizzare da entrambi i lati. Attenzione va posta al materiale di finitura che va coordinato con molti altri arredi presenti e non solo con il tavolo. Tonalità neutre e monocromatiche permettono un miglior inserimento di questo all’interno di uno spazio open così complesso.
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